In azienda vengono utilizzati quotidianamente dei transpallet manuali.
Quando vengono utilizzati in maniera incorretta, il rischio di infortuni è alto e l’azienda rischia di infrangere la legge.
Scopriamo quali sono i rischi legati all’utilizzo dei transpallet in magazzino e forniamo alcune linee guida per evitare spiacevoli imprevisti.
Rischio infortuni e responsabilità dei datori di lavoro
In relazione al tema dei sollevamenti e della movimentazione dei carichi pesanti è fondamentale citare l’effetto cumulativo prodotto dal sistema muscolare e scheletrico nel caso di un uso scorretto dell’attrezzatura e le lesioni che si possono provocare.
Uno studio ha evidenziato che sono molti i settori esposti al rischio di trasporto e movimentazione dei carichi pesanti, in media per oltre il 25% del tempo lavorativo.
Il datore di lavoro è il responsabile che deve fare tutto il necessario per mantenere il benessere e la salute dei dipendenti. Deve in qualche modo far capire che il rischio è alto e si può palesare in qualunque momento.
Per il datore, inoltre, significa una doppia beffa: gli infortuni comportano assenze che si ripercuotono sull’andamento dell’attività e sulla produttività. Secondo l’HSE, agenzia britannica per la Salute e Sicurezza, oltre un terzo degli infortuni che superano i tre giorni sono causati dalla movimentazione manuale di grossi carichi. Se si conta che questi infortuni possono durare anche venti giorni, il problema dell’attività risulta evidente agli occhi di tutti.
Gli sforzi richiesti dall’utilizzo di un transpallet manuale
Una delle prime valutazioni da evidenziare fin da subito è che, se si ha a che fare con un carico superiore ai 500 chilogrammi è opportuno valutare di sostituire il transpallet manuale con quello elettrico.
Il motivo è quello evidenziato nel paragrafo precedente: lo sforzo cumulativo. Facciamo alcuni esempi.
Per avviare e fermare un peso di questo genere, lo sforzo rappresentato dall’uomo corrisponde al sollevamento di circa 20 chilogrammi, quando il valore accettabile per mantenere in movimento un carico è invece di 10 chilogrammi (7 chilogrammi per le donne).
Se il carico si porta ad un livello superiore (in alcuni settori è richiesto il sollevamento anche di carichi che superano le due tonnellate) lo sforzo richiesto dal dipendente è ancora superiore. Sollevare un carico di due tonnellate richiede uno sforzo medio di 35 chilogrammi, un valore nettamente più alto delle direttive sull’utilizzo dei transpallet manuali.
I pericoli da evitare e come utilizzare correttamente un transpallet
Utilizzare un transpallet manuale richiede accurate valutazioni, in particolar modo se si è all’interno di un autocarro.
Lo sforzo richiesto dall’uomo sul mantenimento di un carico si moltiplica se l’arresto dello stesso avviene sulla pedana idraulica di sollevamento. Il rischio, inoltre, aumenta se si è esposti alla pioggia; in questi casi è consigliata la dotazione di ruote in gomma e di un freno manuale.
Il consiglio migliore è quello di fidarsi solo di marchi con un’ alta reputazione come i transpallet della Linde. I produttori e anche i rivenditori sono in grado di consigliare il modello più adatto al tipo di lavoro da svolgere in magazzino e gli accessori da installare per ottenere il massimo della sicurezza.
Quando non si ha la possibilità di ridurre il carico di lavoro al di sotto dei 500 kg è opportuno passare dalla movimentazione manuale a quella meccanica, automatizzata dei pesi scegliendo i transpallet elettrici.
Il vantaggio non è solo un livello di sicurezza maggiore, ma anche la riduzione degli infortuni e la velocizzazione delle operazioni di magazzino.
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